Boom dell’emigrazione italiana, i giovani lasciano il Belpaese- di Isabella Musumeci

    Istat-grafico“Mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar, cento lire io te le do ma in America no, no, no…”, l’incipit di una ballata sul tema dell’emigrazione della seconda metà dell’Ottocento. Nonostante sia un’epoca ormai lontana, il concetto di emigrazione è del tutto attuale. Sono infatti 82mila gli emigranti italiani, il numero più alto degli ultimi dieci anni registrati dall’Istat, nonché il 20,7% in più rispetto lo scorso anno.

    “Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente”, è questo il nome del report effettuato dall’Istituto Nazionale di Statistica che ha riportato le mete più interessate dal flusso migratorio. Emersi dallo studio gli Stati più interessati dal fenomeno, nonché il Regno Unito con la percentuale più alta, infatti ospita il 13% degli emigranti italiani e particolarmente apprezzata dai giovani laureati ed a seguire la Germania con l’11% e la Svizzera con il 10 %. A lasciare l’Italia sono soprattutto persone tra i 20 e i 45 anni. Il 30% di loro è in possesso di una laurea, dei quali 3.300 sono solo i diretti in Gran Bretagna. Purtroppo l’Istat riporta cifre poco rassicuranti, infatti i connazionali che decidono di rimpatriare risultano essere in numero molto inferiore a quello di chi lascia il Belpaese.

    Ma se i cittadini italiani abbandonano il proprio Paese, bisogna fare i conti con il numero d’immigrati che si dirigono in Italia, che risulta essere il Paese-meta di consistenti flussi migratori dall’estero. Nonostante ciò, anche le percentuali d’immigrazione regolare sono in calo, infatti nel 2013 gli arrivi dall’estero sono stati solo 307 mila, 43 mila in meno rispetto all’anno precedente, quindi in calo del 12,3%. Lacomunità straniera più rappresentata tra gli immigrati è quella rumena, che conta 58 mila iscrizioni. Seguono le comunità del Marocco con 20 mila persone, della Cina con 17 mila e dell’Ucraina con 13 mila.

    Le conclusioni finali sono scoraggianti, riportando il raddoppio delle emigrazioni complessive, tra il 2007 e il 2013, che passano da 51mila a 126mila.